Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24241 del 6 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24241PEN

Massima

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Il diritto di impugnazione è un diritto soggettivo processuale che può essere validamente rinunciato dall'imputato, anche in sede di giudizio di legittimità, mediante un negozio processuale abdicativo sottoscritto personalmente con firma autenticata, ai sensi dell'art. 583 c.p.p., comma 1, cui rinvia l'art. 589, comma 3. La rinuncia all'impugnazione, comportando la declaratoria di inammissibilità del ricorso, determina l'onere per il ricorrente di sostenere le spese del procedimento, salvo che non vi sia ragione di ritenere che il ricorso sia stato presentato senza "versare in colpa nella determinazione della causa di inammissibilità", nel qual caso il ricorrente deve essere esonerato dal versare qualsiasi somma in favore della Cassa delle Ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. GALANTI Alberto - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/11/2022 del TRIB. LIBERTA' di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. VITO DI NICOLA;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. RICCARDI GIUSEPPE;
Ricorso definito ex Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. E' impugnata l'ordinanza indicata in epigrafe con la quale il tribunale della liberta' di Milano ha dichiarato l'inammissibilita' dell'istanza di ries…

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