Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza breve n. 636 del 2017

ECLI:IT:TARVEN:2017:636SENB

Massima

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La presentazione di una domanda di sanatoria edilizia da parte del destinatario di un ordine di demolizione comporta l'improcedibilità del ricorso proposto avverso tale ordine, in quanto determina l'obbligo per l'amministrazione di valutare l'istanza con conseguente necessità di adottare un nuovo provvedimento favorevole o sfavorevole in esito alla definizione della richiesta di sanatoria, facendo così venir meno l'efficacia dell'originario provvedimento repressivo che non può più essere portato ad esecuzione. Tale principio, formatosi successivamente all'approvazione della legge n. 47 del 1985, è ormai consolidato nella giurisprudenza amministrativa, pur in presenza di diversi orientamenti, in quanto la presentazione della domanda di sanatoria determina una sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente all'annullamento dell'ordine di demolizione. Ciò in quanto, a seguito della presentazione dell'istanza di sanatoria, l'amministrazione è tenuta a valutarla e ad adottare un nuovo provvedimento, favorevole o sfavorevole, che sostituisce e rende privo di effetto l'originario ordine di demolizione impugnato. La declaratoria di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in presenza di una domanda di sanatoria, trova giustificazione nell'esigenza di evitare un inutile dispendio di attività processuale, in considerazione del fatto che l'originario provvedimento repressivo non potrà più essere portato ad esecuzione, essendo necessario l'adozione di un nuovo provvedimento all'esito della valutazione della richiesta di sanatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/07/2017

N. 00636/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00611/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 611 del 2017, proposto da:
Andrea Ferrari, rappresentato e difeso dagli avvocati Cristina Begal e Antonio Sartori, con domicilio eletto presso lo studio del secondo in Venezia, San Polo 2988;

contro

Comune di San Pietro in Cariano, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Giulio Pasquini e Stefania Cavallo, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Giorgio Pinello in Venezia, San Polo Calle De Mezo 3080/L;

per l'annullamento

1) dell'ordinanza n. 36 del 14/03/2017, notificata il 16/03/2017, con la quale il Respo…

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