Il titolare di un interesse legittimo leso ingiustamente dall'adozione di un provvedimento amministrativo illegittimo ha diritto al risarcimento del danno, sia per il danno emergente che per il lucro cessante, ai sensi dell'art. 2043 c.c., in quanto la responsabilità della pubblica amministrazione per lesione dell'interesse legittimo non può essere inquadrata nella sola responsabilità precontrattuale, ma rientra nella più ampia categoria della responsabilità aquiliana. Pertanto, il risarcimento del danno deve essere commisurato all'effettiva perdita subita dal soggetto danneggiato, tenendo conto delle peculiarità della fattispecie, e può essere liquidato in via equitativa, anche facendo riferimento a parametri previsti per ipotesi analoghe, come il 10% dell'importo a base d'asta previsto dall'art. 345 della legge n. 2248 del 1865, all. F, per gli appalti di lavori pubblici. Inoltre, il credito risarcitorio deve essere maggiorato degli interessi e della svalutazione monetaria a decorrere dalla data di inizio del servizio da parte dell'impresa originariamente aggiudicataria.