Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21713 del 24 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:21713PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di diffamazione a mezzo stampa, ritiene che la sua identificazione come autore dell'annuncio diffamatorio pubblicato online sia correttamente fondata su una serie di elementi indiziari, quali l'individuazione dell'utenza dalla quale l'annuncio è stato inserito, l'utilizzo di tale utenza da parte dell'imputato, i motivi di attrito tra l'imputato e la persona offesa, nonché la sostanziale ammissione di responsabilità da parte dell'imputato. Pertanto, il ragionamento seguito dal giudice di merito nel ritenere provata la responsabilità dell'imputato appare logico e privo di vizi, non essendo necessaria la rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale richiesta dalla difesa, in quanto il giudice ha adeguatamente motivato l'irrilevanza di tale mezzo di prova ai fini della decisione. Inoltre, la Corte di Cassazione ritiene che l'identificazione della persona offesa nell'annuncio diffamatorio sia inequivocabile, nonostante alcuni elementi marginali dell'annuncio volti a renderlo più accattivante, non essendo tali elementi idonei a inficiare l'individuazione della vittima. In conclusione, la Corte di Cassazione conferma la condanna dell'imputato per il reato di diffamazione a mezzo stampa, ritenendo corretta l'applicazione dei principi giuridici in materia di valutazione delle prove e di rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale da parte del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 34/2009 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 17/12/2012;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/01/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;
Il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dott.ssa Francesca Loy, ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
il difensore della parte civile, avv. (OMISSIS), ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso, depos…

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