Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1427 del 15 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:1427PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice può subordinare la concessione della sospensione condizionale della pena all'adempimento dell'obbligo di risarcimento del danno in favore della parte civile, senza necessità di una specifica richiesta di quest'ultima e senza dover preventivamente accertare le condizioni economiche dell'imputato, salvo che non emergano elementi che facciano dubitare della sua capacità di adempiere. L'imputato potrà sempre far valere in sede esecutiva l'impossibilità o l'eccessiva difficoltà di adempiere tale obbligo. La massima si fonda sui seguenti principi e argomentazioni: 1. L'articolo 165 c.p. prevede espressamente il pagamento della provvisionale come uno degli obblighi di facere cui può essere condizionata la sospensione condizionale della pena, senza richiedere una specifica domanda di parte in tal senso. 2. Secondo l'orientamento prevalente della giurisprudenza di legittimità, il giudice non è tenuto a svolgere un preventivo accertamento sulle condizioni economiche dell'imputato per subordinare la sospensione condizionale al risarcimento del danno, salvo che non emergano elementi che facciano dubitare della sua capacità di adempiere. L'imputato potrà sempre far valere in sede esecutiva l'impossibilità o l'eccessiva difficoltà di adempiere. 3. Tale conclusione trova ulteriore conforto nella modifica apportata all'articolo 165 c.p. dalla L. 145/2004, che ha soppresso il riferimento all'impossibilità di cui al comma 2 del medesimo articolo, sollevando il giudice dall'obbligo di un preventivo accertamento sulle condizioni economiche dell'imputato. 4. I ricorrenti, peraltro, non hanno addotto in alcun grado di giudizio la propria incapienza economica, che avrebbe potuto essere fatta valere in sede esecutiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/11/2016 della Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Fabrizio D'Arcangelo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. De Masellis Mariella, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con la sentenza impugnata la C…

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