Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31496 del 2 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:31496PEN

Massima

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La pronuncia di una frase offensiva, pur in assenza di intento oltraggioso, può integrare il reato di ingiuria, essendo sufficiente la mera volontarietà della condotta e l'idoneità della stessa a ledere l'altrui reputazione. Tuttavia, tale reato può essere escluso dalla scriminante della provocazione, qualora emerga un fatto ingiusto posto in essere dalla persona offesa tale da determinare una reazione emotiva e istintiva dell'imputato, purché tale reazione sia proporzionata e non eccessiva. Spetta al giudice di merito valutare, sulla base delle risultanze probatorie, se sussistano gli elementi costitutivi del reato di ingiuria ovvero la scriminante della provocazione, senza che il giudice di legittimità possa sindacare tale apprezzamento se sorretto da adeguata motivazione. Inoltre, anche a seguito delle modifiche legislative che hanno limitato l'appello della parte civile avverso le sentenze di proscioglimento, permane il suo diritto di impugnare la sentenza ai soli fini della responsabilità civile, senza che ciò comporti la revoca tacita della sua costituzione in giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) NI. FI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 10/11/2006 CORTE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO ALFONSO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. A. Mura, che ha concluso per l'ann.to cr;

Udito, per la parte civile, l'Avv. A. Bellia;

Udito il dife…

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