Consiglio di Stato sentenza n. 4660 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:4660SENT

Massima

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L'occupazione di suolo pubblico richiede un provvedimento di concessione rilasciato dal Comune competente, che non può essere sostituito dal silenzio-assenso ex art. 20 l. 241/1990, in quanto il procedimento concessorio presuppone l'esercizio di una potestà discrezionale sull'an, che esclude l'applicabilità del regime del silenzio-assenso. Inoltre, il diniego di concessione può essere motivato anche sulla base di elementi relativi allo stato di fatto dei luoghi difforme da quello rappresentato nell'istanza, senza che sia necessaria l'acquisizione di pareri previsti dal regolamento comunale, in quanto tali elementi impeditivi rendono comunque l'istanza destinata al rigetto. Infine, la controversia relativa all'assoggettamento al canone per l'occupazione di suolo pubblico (Cosap) rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, in quanto attiene all'applicazione di una normativa vincolata, e non all'esercizio di poteri discrezionali da parte dell'amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/06/2022

N. 04660/2022REG.PROV.COLL.

N. 04475/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 4475 del 2017, proposto da
Valemar s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro

tempore
, Campolmi Cinzia, Silvestri Cristian e Silvestri Pierpaolo, rappresentati e difesi dagli avvocati Gianluca Calderara e Andrea Reggio d’Aci, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Gianluca Calderara in Roma, via Federico Confalonieri, n. 5;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro

tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Sergio Siracusa, con domicilio eletto presso l’Avvocatura capitolina in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per la…

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