Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43657 del 29 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:43657PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione si configura quando l'amministratore di fatto di una società fallita, anche attraverso operazioni negoziali complesse, sottrae beni o risorse patrimoniali della società, arrecando pregiudizio all'attivo fallimentare, a prescindere dalla sussistenza di un credito privilegiato di terzi sui beni distratti. L'elemento psicologico del reato è integrato dal dolo generico, essendo sufficiente la consapevolezza e volontà di compiere atti dispositivi in danno dei creditori. La qualifica di amministratore di fatto, che comporta l'applicabilità delle norme incriminatrici della bancarotta fraudolenta, può desumersi da elementi sintomatici dell'effettiva gestione e cogestione della società, come l'attività contrattuale direttamente riconducibile alla situazione patrimoniale della stessa. Gli atti di disposizione patrimoniale privi di seria contropartita, eseguiti dagli amministratori a favore di società del medesimo gruppo, realizzano il delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione, in quanto il collegamento societario non esclude l'autonoma personalità giuridica di ciascuna società.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. DE BERARDINIS S. - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 540/2010 CORTE APPELLO di ROMA, del 04/03/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/06/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza in data 4/3/2014 la Corte di Appello di Roma assolveva (OMISSIS) - appellante avverso sentenza del GIP pr…

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