Il provvedimento di esclusione di un operatore economico da una procedura di gara per appalti pubblici è legittimo qualora il raggruppamento temporaneo di imprese di cui l'operatore fa parte abbia provveduto ad estromettere o sostituire tempestivamente e in modo sufficiente il soggetto che si trova in una situazione di esclusione ai sensi degli articoli 94 e 95 del Codice dei contratti pubblici o che non è in possesso dei requisiti di partecipazione richiesti, fermo restando l'immodificabilità sostanziale dell'offerta presentata. Tuttavia, l'operatore economico escluso dal raggruppamento non è titolare di un interesse autonomo a impugnare il provvedimento di esclusione dalla gara, in quanto la sua partecipazione è preclusa a seguito della sua estromissione dal costituendo raggruppamento. Il difetto di interesse dell'operatore economico escluso sussiste anche qualora l'offerta del raggruppamento nella sua configurazione attuale sia stata esclusa per carenza di requisiti in capo alla nuova mandataria. In tali ipotesi, il ricorso proposto dall'operatore economico escluso deve essere dichiarato inammissibile per carenza di interesse.