Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19568 del 18 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:19568PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di estorsione si configura quando più soggetti, anche con ruoli diversi, partecipano alla realizzazione di un programma criminoso comune, caratterizzato dall'impiego di violenza o minaccia per costringere la vittima a consegnare denaro o altri valori. Ai fini della sussistenza del concorso, è irrilevante l'individuazione del soggetto che ha materialmente esercitato la violenza o la minaccia, essendo sufficiente l'apporto causale di ciascun partecipe, anche se di minima importanza, purché finalizzato alla realizzazione del disegno criminoso condiviso. La distinzione tra il reato di estorsione e quello di truffa aggravata dal timore di un pericolo immaginario si fonda sulla concreta efficacia coercitiva della minaccia, valutata ex ante, a prescindere dalla effettiva realizzabilità del male prospettato, essendo determinante la capacità della condotta di piegare irresistibilmente la volontà della vittima. La recidiva, anche reiterata, costituisce circostanza aggravante che esprime una maggiore colpevolezza e pericolosità del reo, la cui valutazione in concreto, ai fini dell'applicazione della relativa disciplina sanzionatoria, non richiede l'adozione di formule sacramentali, essendo sufficiente l'argomentazione logica e coerente del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/3/2021 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere PERROTTI Massimo;
lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, nella persona del sostituto Procuratore generale Dott.ssa CERONI Francesca, che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' di entrambi i ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
La …

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