Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28264 del 19 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:28264PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, quale reato associativo, è punito con pene detentive e pecuniarie significative, in considerazione della gravità della condotta e della finalità di assicurare l'ingresso illegale di numerosi cittadini stranieri privi di titolo di soggiorno, anche attraverso il supporto logistico e l'occultamento degli stessi presso strutture abusive. La responsabilità penale dell'imputato è configurabile anche in relazione a specifici atti diretti a procurare l'ingresso illegale di stranieri, nonché all'aver fornito loro ospitalità dopo la fuga dai centri di prima accoglienza, in violazione della normativa sull'immigrazione. Tali condotte, ritenute parte integrante di un'associazione criminale operante in Italia e all'estero, sono meritevoli di un trattamento sanzionatorio particolarmente severo, in ragione dell'allarme sociale e del pericolo per l'ordine pubblico che esse comportano. La rinuncia all'impugnazione da parte dell'imputato, tuttavia, determina l'inammissibilità del ricorso proposto, con conseguente passaggio in giudicato della decisione di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (RINUNCIANTE) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/03/2017 della CORTE ASSISE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAIRO ANTONIO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa CASELLA GIUSEPPINA;
Il P.G. chiede l'inammissibilita' per rinuncia al ricorso.
Udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1. La Corte d'assise d'appel…

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