Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43470 del 24 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43470PEN

Massima

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La violazione degli obblighi imposti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, pur essendo oggettivamente meno grave quando il ritardo nel rientro in abitazione è modesto, comporta comunque l'applicazione di una sanzione penale, la cui entità deve essere adeguatamente motivata dal giudice di merito, tenendo conto della ridotta antigiuridicità del fatto accertato. Il giudice di merito, infatti, è tenuto a valutare con particolare attenzione la proporzionalità della pena inflitta rispetto alla condotta concretamente realizzata dal soggetto sottoposto alla misura di prevenzione, evitando di confermare automaticamente la sanzione originariamente comminata senza adeguata giustificazione, specie quando una delle violazioni contestate risulti insussistente. La motivazione sulla determinazione della pena deve essere chiara, logica e coerente con l'accertamento dei fatti, al fine di assicurare il rispetto del principio di proporzionalità della sanzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 539/2010 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 26/04/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/09/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per l'annullamento con rinvio, limitatamente al trattamento sanzionatorio, con rigetto nel resto del ricorso.

RITENUTO IN F…

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