Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22947 del 13 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:22947PEN

Massima

Il reato di estorsione si differenzia dal reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza o minaccia alle persone in relazione all'elemento psicologico dell'agente: nel primo caso, l'agente persegue il conseguimento di un profitto nella consapevolezza della sua ingiustizia, mentre nel secondo caso l'agente agisce nella convinzione, anche se infondata, di esercitare un proprio diritto o di soddisfare una pretesa che potrebbe formare oggetto di azione giudiziaria. Integra comunque il delitto di estorsione la condotta consistente in minacce di morte o gravi lesioni personali in danno dei prossimi congiunti del presunto debitore, estranei al rapporto obbligatorio in ipotesi azionato dal creditore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matild - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. BELTRANI S - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giusep - Consigliere

Dott. PERROTTI Massim - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), (gia' (OMISSIS)) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/11/2020 della CORTE di APPELLO di ROMA;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
dato atto che si procede nelle forme di cui al Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, conv. in L. n. 176 del 2020;
udita la relazione svolta dal Consigliere BELTRANI SERGIO;
lette le conclusioni Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore generale CARDIA DELIA, che ha chiesto il rigett…

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