Il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale per l'impiego di personale non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria, in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro, è legittimo anche quando il lavoratore non risulti formalmente assunto dall'impresa ispezionata, purché sia accertato il suo inserimento nell'organizzazione aziendale, a prescindere dalla tipologia contrattuale e dalla retribuzione, in quanto la nozione di "lavoratore" di cui all'art. 2, comma 1, lett. a), d.lgs. n. 81/2008 ha portata ampia e comprende anche le prestazioni non retribuite finalizzate all'apprendimento di un'arte o mestiere. La mancata comunicazione dell'avvio del procedimento non determina l'illegittimità del provvedimento di sospensione, qualora il destinatario abbia comunque avuto contezza dell'iter procedimentale e la possibilità di parteciparvi, senza tuttavia avvalersene, trattandosi inoltre di atto vincolato il cui contenuto è predeterminato dalla legge. Il decreto decisorio del ricorso gerarchico, che esamini e respinga le censure formulate dal ricorrente, è adeguatamente motivato.