La violenza sulle cose, quale circostanza aggravante del reato di furto, sussiste non solo quando l'agente abbia usato mezzi fraudolenti per sottrarre il bene, ma anche quando abbia danneggiato o manomesso il sistema di fissaggio del bene stesso, come nel caso dell'asportazione di targhe di un'autovettura, in quanto ciò realizza un mutamento della destinazione originaria del bene e un danneggiamento dello stesso. La concessione delle attenuanti generiche e l'applicazione della recidiva specifica reiterata non sono necessariamente in contrasto, in quanto si tratta di valutazioni distinte che possono essere fondate su presupposti differenti, come il comportamento processuale dell'imputato e la sua pericolosità sociale desunta dalla reiterazione di reati della stessa indole, anche se non necessariamente offensivi del medesimo bene giuridico. Il giudizio di comparazione tra le circostanze attenuanti e la recidiva, con la conseguente determinazione della pena, è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o violazione di legge, non sussistendo nel caso di specie.