Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 765 del 2020

ECLI:IT:TARMI:2020:765SENT

Massima

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Le scelte di pianificazione urbanistica costituiscono esercizio di ampia discrezionalità da parte dell'amministrazione comunale e sono censurabili, oltre che per violazione di legge, solo per manifesta illogicità e/o irragionevolezza ovvero insufficienza della motivazione, onde evitare un indebito sconfinamento nel merito amministrativo. L'interesse pubblico all'ordinato sviluppo edilizio del territorio non è funzionale solo all'interesse pubblico all'ordinato sviluppo edilizio del territorio in considerazione delle diverse tipologie di edificazione distinte per finalità, ma è funzionalmente rivolto alla realizzazione contemperata di una pluralità di interessi pubblici, che trovano il proprio fondamento in valori costituzionalmente garantiti. Pertanto, l'onere di motivazione gravante sull'amministrazione in sede di adozione di uno strumento urbanistico, salvo i casi in cui le previsioni incidano su zone territorialmente circoscritte ledendo legittime aspettative, è di carattere generale e risulta soddisfatto con l'indicazione dei profili generali e dei criteri che sorreggono le scelte effettuate, senza necessità di una motivazione puntuale e mirata. La modifica della destinazione urbanistica di un'area da residenziale ad agricola, pur potendo incidere sulla mera aspettativa del proprietario di edificare, non costituisce di per sé un atto illegittimo, rientrando nell'ampia discrezionalità dell'amministrazione comunale in materia di pianificazione urbanistica, purché tale scelta non risulti manifestamente illogica o irragionevole. Il proprietario di un'area non può vantare una legittima aspettativa a una determinata classificazione urbanistica, essendo le relative scelte rimesse alla discrezionalità dell'amministrazione comunale, salvo il caso in cui le previsioni incidano su zone territorialmente circoscritte ledendo legittime aspettative. Pertanto, la domanda di risarcimento del danno derivante dalla modifica della destinazione urbanistica di un'area da residenziale ad agricola è infondata, in assenza di prova del danno effettivamente subito e del nesso causale con l'atto amministrativo impugnato.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/05/2020

N. 00765/2020 REG.PROV.COLL.

N. 03073/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3073 del 2012, proposto da
Vincenzo Messina, in proprio e quale titolare di O.M.C.A. Officina Meccanica Costruzioni Aerodinamiche di Messina Vincenzo, rappresentato e difeso dagli avvocati Luigi Decio, Giovanna Lenti, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Luigi Decio in Milano, via Corridoni, 11;

contro

Comune di Desio, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Alberto Fossati, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Milano, corso di Porta Vittoria, 28;

per l'a…

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