Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5725 del 5 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:5725PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico, caratterizzata da una struttura organizzativa anche semplice o rudimentale, da contatti e scambi di informazioni tra i militanti, nazionali ed esteri, e dalla capacità di tradurre in azioni concrete e violente i proclami e i programmi criminosi ispirati dalle stesse fonti ideologiche, integra il reato di cui all'art. 270-bis c.p., a prescindere dalla gerarchica strutturazione dell'organizzazione e dalla presenza di direttive impartite da figure apicali, essendo sufficiente la condivisione degli obiettivi eversivi e la realizzazione di atti dimostrativi e distruttivi, anche in forma autonoma e decentrata, purché coordinati e finalizzati al sovvertimento dell'ordine costituito. La sussistenza del pericolo di recidiva specifica, idoneo a giustificare l'applicazione di misure cautelari personali, può essere desunta dalla gravità oggettiva delle condotte, dalla natura del programma criminoso intrinsecamente proiettato verso il futuro, dalla periodicità delle campagne di lotta con modalità terroristiche e dal ruolo propulsivo svolto dall'indagato, anche in assenza di contatti documentati nel periodo immediatamente precedente, in ragione della tendenza degli appartenenti a tale tipo di organizzazioni di mimetizzarsi e attendere i momenti più favorevoli per operare nuovamente, senza alcuna revisione critica dei propri comportamenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 387/2012 TRIB. LIBERTA' di PERUGIA, del 13/07/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

sentite le conclusioni del PG Dott. MONTAGNA Alfredo il quale ha chiesto dichiararsi l'incompetenza per territorio dell'A.G. di Perugia e la competenza dell'A.G. di Milano con trasmissione degli atti alle Procure della Repubblica di Milano e Perugia;

udito il difensore avv. (OMIS…

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