Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18158 del 2 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18158PEN

Massima

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Il rifiuto di esibire i documenti di identificazione all'agente di polizia durante un controllo legittimo integra il reato di rifiuto di fornire le proprie generalità di cui all'art. 651 c.p., tuttavia tale reato è soggetto a prescrizione e, in assenza di cause di sospensione o interruzione, il termine massimo di prescrizione è spirato, comportando l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna. Il giudice, infatti, è tenuto a dichiarare l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione, anche d'ufficio, qualora non sussistano i presupposti per il proscioglimento con formula di merito ai sensi dell'art. 129 c.p.p., non potendo la parte rinunciare alla causa estintiva. La declaratoria di prescrizione comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, in quanto la pronuncia sul merito risulta assorbita dall'accertamento dell'estinzione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 102/2007 emessa l'11/03/2009 dal Tribunale di Napoli, Sezione distaccata di Capri;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENTONZE Alessandro;
Udito il Procuratore generale, in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per intervenuta prescrizione.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa l'11/03/2009 il Tribunale di Napoli, Sezione distaccata…

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