Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27148 del 1 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27148PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione può essere fondato su elementi di prova e/o indiziari tratti da procedimenti penali, anche se non ancora esauriti, nonché su sentenze irrevocabili di condanna, indipendentemente dalla natura delle statuizioni conclusive in ordine all'accertamento della penale responsabilità dell'imputato. Tuttavia, il giudizio di pericolosità deve essere espresso sulla base di elementi certi, sottoposti a puntuale disamina critica, e gli indizi non devono avere i caratteri di gravità, precisione e concordanza richiesti per il giudizio di responsabilità penale. Inoltre, il procedimento di prevenzione è autonomo e indipendente rispetto a quello penale, con finalità e struttura differenti, sicché l'esito del processo penale non pregiudica né condiziona necessariamente la valutazione di pericolosità sociale. Per dimostrare la sproporzione tra il valore dei beni acquisiti e i redditi dichiarati, ai fini della confisca di prevenzione, è necessario un rigoroso accertamento della stima dei valori economici in gioco, raffrontando il valore di ciascun bene al momento del suo acquisto con i redditi disponibili nello stesso periodo, e non al momento della misura rispetto all'intero patrimonio. Inoltre, la "giustificazione credibile" della provenienza dei beni consiste nella prova positiva della loro liceità, e non nella mera assenza di prova della loro provenienza da attività illecite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 100/2013 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 09/05/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;
sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con decreto emesso in data 9 maggio 2014 la Corte di appello di Catanzaro, sezione misure di prevenzione, revocava parzialmente nei confronti di (OMISSIS…

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