Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33480 del 24 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:33480PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo di recidiva, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, è attuale e concreto quando sia possibile formulare una prognosi sulla probabilità di una ricaduta nel delitto, fondata sull'analisi della personalità dell'indagato, delle modalità del fatto per cui si procede e delle sue concrete condizioni di vita, anche in assenza di una specifica occasione per delinquere imminente o individuata. La valutazione del pericolo di recidiva deve tenere conto della reiterazione delle condotte illecite, della loro gravità, dei collegamenti dell'indagato con ambienti criminali che hanno favorito il delitto e presso i quali egli è conosciuto come ricettatore, nonché della presenza di carichi pendenti per reati collegati al contesto di riferimento. Tali elementi consentono di ritenere sussistente il pericolo di recidiva, anche in presenza di una diversa valutazione operata in altro procedimento penale, laddove non erano note le ulteriori condotte illecite contestate. Inoltre, il fatto che l'indagato esercitasse un'attività lavorativa anche prima di commettere gli illeciti, senza che ciò lo abbia indotto a migliori comportamenti, dimostra la persistente necessità di isolarlo dall'ambiente criminale di riferimento attraverso una misura detentiva, quale la custodia cautelare domiciliare, ritenuta adeguata e proporzionata in considerazione delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/04/2019 del Tribunale di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN F…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.