Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 50317 del 7 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50317PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di misure cautelari personali ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., deve essere non solo concreto, fondato cioè su elementi reali e non ipotetici, ma anche attuale, nel senso che il giudice deve formulare una prognosi in ordine alla continuità del periculum libertatis nella sua dimensione temporale, sulla base di una valutazione complessiva della personalità dell'indagato, desumibile anche dalle modalità del fatto per cui si procede, nonché delle sue concrete condizioni di vita. Tale valutazione prognostica non richiede, tuttavia, la previsione di una "specifica occasione" per delinquere, che esula dalle facoltà del giudice, essendo sufficiente che emerga la probabilità di una ricaduta nel delitto "prossima" all'epoca in cui la misura viene applicata, senza necessità che tale ricaduta sia imminente. Pertanto, il pericolo di reiterazione è da ritenersi attuale ogni volta in cui sussista un pericolo di recidiva prossimo all'epoca in cui viene applicata la misura cautelare, anche in assenza della previsione di una specifica occasione per delinquere, purché tale pericolo sia fondato su elementi concreti, idonei a dar conto dell'effettività del rischio di concretizzazione dei pericoli che la misura cautelare è chiamata a realizzare. In tale valutazione, il giudice deve tenere conto non solo della personalità dell'indagato, ma anche delle sue concrete condizioni di vita in assenza di cautele, che possano attivarne la latente pericolosità, favorendo la recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. TORNESI Daniela - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CENCI Danie - Rel. Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/02/2018 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Cenci Daniele;
sentite le conclusioni del PG Dott. Lignola Ferdinando che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
e' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di RAGUSA in difesa di (OMISSIS) che riportandosi ai motivi del ricorso insiste per l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO…

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