Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17286 del 4 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:17286PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di beni contraffatti è legittimo quando vi siano sufficienti elementi per ritenere che gli stessi siano stati utilizzati o siano destinati alla commissione di un reato, indipendentemente dalla titolarità formale degli stessi. Il giudice, nel valutare la legittimità del sequestro, deve verificare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in relazione al reato ipotizzato e l'esistenza di un nesso di pertinenzialità tra i beni sequestrati e il reato contestato, senza che rilevi la titolarità formale dei beni. Il sequestro probatorio è uno strumento di natura cautelare finalizzato ad assicurare le fonti di prova di un reato, la cui legittimità prescinde dalla titolarità dei beni e si fonda sulla sussistenza di sufficienti elementi per ritenere che gli stessi siano stati utilizzati o siano destinati alla commissione di un illecito penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antonio - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DA. GI. nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 24/09/2010 del Tribunale di Verona;

Visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAGO Geppino;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. STABILE Carmine che ha concluso per il rigetto.

FATTO E DIRITTO

p. 1. Con ordinanza del 24/09/2010, il Tribunale di Verona rigettava la richiesta di riesam…

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