Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26758 del 19 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:26758PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, se adeguatamente motivate dal giudice di merito in ordine alla loro attendibilità intrinseca ed estrinseca, costituiscono valido elemento probatorio ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e dell'applicazione di misure cautelari personali, anche in assenza di riscontri esterni, purché siano caratterizzate da precisione, coerenza, costanza e spontaneità, e non siano viziata da motivi di astio verso i chiamati in correità. Il giudice di legittimità, in sede di impugnazione, non può sindacare la valutazione del merito delle dichiarazioni dei collaboratori effettuata dal giudice di merito, se la motivazione del provvedimento è adeguata, logica e priva di manifeste illogicità o contraddizioni, limitandosi a verificare la correttezza dell'applicazione delle norme di diritto. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato e la pericolosità sociale dell'imputato, ai fini dell'applicazione della misura cautelare, possono essere desunti anche dalla persistenza dei contatti e dei legami con l'associazione criminale, a prescindere dal tempo trascorso dalla commissione del fatto, ove risultino elementi probatori idonei a dimostrare il perdurare del vincolo associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1579/2012 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 03/10/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE CRESCIENZO UGO; lette/sentite le conclusioni del PG Dott. FODARONI Maria G., che chiede il rigetto.

Udito il difensore Avv.to (OMISSIS) il quale insiste nei motivi di ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

(OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza 3.10.2012 con la quale il Tribuna…

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