Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1163 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:1163SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate senza titolo, afferma i seguenti principi di diritto: 1. L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento non è rilevante per i provvedimenti repressivi degli abusi edilizi, in quanto atti dovuti e di natura vincolata, per i quali non vi è spazio per momenti partecipativi del destinatario. 2. La legittimità dell'ordine di demolizione va valutata con esclusivo riferimento ai presupposti di fatto e di diritto esistenti al momento della sua emanazione, a prescindere dalla prospettata sanabilità delle opere in relazione alla disciplina urbanistica. L'interessato ha l'onere di richiedere la sanatoria, che non può essere rilasciata d'ufficio. 3. Per valutare la necessità del permesso di costruire, occorre condurre un esame complessivo e unitario degli interventi edilizi, senza una visione atomistica che consideri separatamente ogni singolo intervento. L'abuso va quindi considerato nella sua unitarietà, quale intervento composto da una serie di opere rientrante tra gli "interventi di nuova costruzione" che integrano la "trasformazione edilizia e urbanistica del territorio", ai sensi dell'art. 3, lett. e), del D.P.R. n. 380 del 2001. 4. La scala realizzata, per le sue caratteristiche costruttive e dimensioni, non può essere qualificata come pertinenziale o volume tecnico, mentre le finestre, di dimensioni significative e con infissi in alluminio, comportano una modifica dell'aspetto esteriore dell'edificio in zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Pertanto, l'intervento complessivamente considerato, privo di titolo abilitativo, rientra tra gli "interventi di nuova costruzione" che richiedono il permesso di costruire ai sensi dell'art. 10 del D.P.R. n. 380 del 2001, rendendo legittimo l'ordine di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/03/2019

N. 01163/2019 REG.PROV.COLL.

N. 05275/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5275 del 2014, proposto da:
Apuzzo Pietro, rappresentato e difeso dall'avvocato Ippolito Matrone, con domicilio eletto presso lo studio dell'avvocato Vincenzo Ferraiuolo in Napoli alla Riviera di Chiaia n. 276 e domicilio digitale: [email protected];

contro

Comune di Terzigno, in persona del legale rappresentante Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Aristide Bravaccio, con domicilio eletto presso lo studio dell'avvocato Luigi Tremante in Napoli alla Via Toledo n. 256 e domicilio digitale: [email protected];

per l'an…

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