Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5556 del 12 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:5556PEN

Massima

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Il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni mediante violenza sulle cose non è configurabile quando l'autore della condotta si trovi nel possesso del bene in contesa e il suo comportamento violento sia diretto a mantenere il possesso attuale o a recuperarlo nell'immediatezza dello spoglio subito, in quanto tali forme di violenza non tendono a turbare l'ordine giuridico preesistente, ma a conservarlo. Pertanto, l'arbitrarietà dell'esercizio delle proprie ragioni non sussiste qualora ricorra la difesa in continenti del possesso o l'autoreintegrazione di esso nell'immediatezza di uno spoglio violento da parte di altri, purché non si tratti di ipotesi di compossesso. Il bene giuridico tutelato dalla fattispecie di cui all'art. 392 c.p. è l'interesse a garantire l'esclusiva riconducibilità all'autorità giudiziaria della risoluzione di controversie tra soggetti depositari di pretese contrapposte ed in conflitto, sicché la condotta sanzionata dal legislatore è tipizzata in funzione del risultato di autotutela diretta perseguito dal soggetto agente, il quale deve altresì coniugarsi ad una concreta violenza sulle cose. Laddove, invece, l'autore della condotta contestata si trovi nel possesso del bene in contesa, l'arbitrarietà dell'esercizio delle proprie ragioni non può ritenersi sussistente allorquando il comportamento violento sia destinato a mantenere il possesso attuale del bene (violenza manutentiva) o sia diretto a recuperarlo nell'immediatezza dello spoglio subito (violenza reintegrativa), giacché l'una e l'altra forma di violenza non tendono a turbare l'ordine giuridico preesistente, semmai a conservarlo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirell - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dalle parti civili:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS) dalla parte civile;
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS) dalla parte civile;
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/04/2018 della Corte di appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udite le richieste del Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chied…

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