Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44301 del 30 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:44301PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa, anche nella forma putativa, non può essere riconosciuta quando l'azione violenta dell'imputato, in evidente stato di ebbrezza, è stata originata da un semplice insulto e non da un'aggressione iniziale tale da giustificare una reazione necessaria ed inevitabile, proporzionata all'offesa ricevuta. La diversa ricostruzione dei fatti prospettata dalla difesa, che si risolva in una mera rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, non è sufficiente a invalidare l'esito del giudizio di responsabilità, fondato su motivazione non manifestamente illogica né contraddittoria. Inoltre, per i reati non aggravati né procedibili d'ufficio, il difetto di querela comporta l'improcedibilità dell'azione penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/01/2018 della Corte di appello di Trieste;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. PINELLI ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento limitatamente al capo E, senza rinvio, per difetto di querela, con riduzione della…

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