Cassazione penale Sez. I sentenza n. 50433 del 7 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50433PEN

Massima

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Il tentativo di reato è configurabile solo quando gli atti posti in essere dall'agente, valutati ex ante sulla base delle circostanze concrete conosciute o conoscibili, risultino idonei e univocamente diretti alla realizzazione del delitto, in modo da creare una situazione di pericolo attuale e concreto per il bene giuridico protetto. Pertanto, ai fini della configurabilità del tentativo, è necessario accertare l'idoneità degli atti compiuti dall'agente, tenendo conto del contesto esecutivo in cui si inseriscono e dello sviluppo complessivo dell'azione criminosa, nonché verificare l'univocità della volontà dell'agente, desumibile dalle modalità concrete di estrinsecazione della condotta, al fine di individuare lo specifico bene giuridico aggredito e concretamente posto in pericolo. Qualora tali requisiti non risultino pienamente integrati, il fatto può eventualmente configurare un'ipotesi di accordo per commettere un delitto, ai sensi dell'art. 115 c.p. La valutazione di tali elementi deve essere effettuata con particolare attenzione nei casi in cui il soggetto che dovrebbe concorrere nell'esecuzione del reato svolga un ruolo solo apparente, senza avere alcuna reale intenzione di portare a compimento l'azione criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco M. S. - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nata il (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nata il (OMISSIS);
Avverso la sentenza emessa l'01/12/2016 dalla Corte di appello di Firenze;
Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CENTONZE Alessandro;
Sentite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso:
per l'imputata (OMISSIS) per l'inammissibilita' del ricorso;
per l'imputata (OMISSIS), per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnat…

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