Il Comune di Napoli è tenuto a dare esecuzione al decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Napoli, con il quale è stato condannato al pagamento di somme in favore della ricorrente Carmela Cerullo, quale procuratore antistatario della società CE.MA.R. 86 a rl. L'inerzia del Comune nell'adempiere all'obbligo di conformarsi al giudicato è illegittima, in quanto viola il principio di doverosità dell'esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali. Pertanto, il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, accogliendo il ricorso per ottemperanza, dichiara l'obbligo del Comune di Napoli di dare esecuzione al decreto ingiuntivo entro il termine di sessanta giorni, nominando un commissario ad acta in caso di ulteriore inadempimento. Le spese del giudizio di ottemperanza sono poste a carico del Comune inadempiente. Il principio di diritto affermato è che l'autorità amministrativa è tenuta a conformarsi prontamente al giudicato, senza ritardi o inerzie, essendo il rispetto del giudicato un dovere inderogabile, a tutela dell'effettività della giustizia e della certezza del diritto. L'amministrazione non può sottrarsi all'obbligo di esecuzione del provvedimento giurisdizionale definitivo, se non dimostrando l'impossibilità giuridica o materiale di adempiere. In caso di persistente inadempienza, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta per dare attuazione coattiva al giudicato, con addebito delle relative spese a carico dell'amministrazione.