Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5659 del 5 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:5659PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito, nel valutare la gravità indiziaria ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve esaminare attentamente la credibilità soggettiva e l'attendibilità oggettiva delle prove dichiarative, anche di soggetti indagati in procedimenti connessi, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, come i rapporti personali tra i dichiaranti e l'indagato, la ricchezza di dettagli, la coerenza e la spontaneità delle dichiarazioni, nonché la loro adeguatezza rispetto ad altri elementi di prova. Tale valutazione complessiva può giustificare un giudizio positivo sulla credibilità del dichiarante anche in presenza di singoli elementi di segno contrario, purché non determinanti. Il sindacato di legittimità sulla motivazione in fatto è limitato alla verifica della effettività e logicità dell'argomentazione, senza possibilità di riesaminare il merito degli accertamenti compiuti dal giudice di merito. Il giudice di legittimità può censurare la motivazione solo in caso di mancanza, manifesta illogicità o contraddittorietà, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI M. - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Miche - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 12/07/2018 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. MICHELE BIANCHI;
sentite le conclusioni del PG, dott. PERELLI SIMONE, che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso;
uditi i difensori, avv. (OMISSIS) e avvocato (OMISSIS) in difesa del ricorrente, che insistono per l'annullamento dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza pronunciata …

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