Il provvedimento amministrativo che dichiara l'inammissibilità di una domanda di occupazione di suolo pubblico per emergenza COVID-19 e ne ordina la rimozione è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione delle spese di lite. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, quando il ricorrente dichiara la sopravvenuta mancanza di interesse alla decisione del ricorso, il Tribunale Amministrativo Regionale può pronunciare una sentenza in forma semplificata dichiarando l'improcedibilità del ricorso e disponendo la compensazione delle spese di lite. Ciò in applicazione del combinato disposto degli artt. 72-bis e 74 del Codice del Processo Amministrativo, che consentono al giudice di adottare tale soluzione procedurale in presenza di una sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente. La massima giuridica riassume in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto affermato nella sentenza, evitando riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali, e formulandolo al presente indicativo in modo da renderlo applicabile a fattispecie analoghe. Il linguaggio utilizzato è tecnico-giuridico, in linea con lo stile tipico delle massime.