Il possesso di un veicolo con targa anteriore sostituita e numero di telaio contraffatto, in assenza di plausibili giustificazioni da parte del detentore, integra il reato di ricettazione, essendo tale condotta rivelatrice della volontà di occultamento e, quindi, della consapevolezza della provenienza illecita del bene. L'omessa o non attendibile indicazione della provenienza della cosa acquistata o ricevuta costituisce prova sufficiente dell'elemento psicologico del reato di ricettazione, in quanto logicamente spiegabile con un acquisto o una ricezione in mala fede. Inoltre, il possesso di un veicolo di valore non esiguo da parte di soggetto con precedenti specifici esclude l'applicabilità della circostanza attenuante prevista dal capoverso dell'art. 648 c.p., in quanto la condotta non può essere ritenuta occasionale o di lieve entità. Infine, la fattispecie non è riconducibile all'art. 712 c.p. (incauto acquisto), in assenza di elementi che comprovino l'acquisto in buona fede del bene provento di reato.