Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 1805 del 28 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:1805CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il giudice di legittimità, nell'esercizio del proprio sindacato sulla motivazione della sentenza impugnata, è tenuto a verificare la coerenza e la logicità dell'iter argomentativo seguito dal giudice di merito, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di appello, salvo i casi in cui la motivazione risulti manifestamente illogica, contraddittoria o carente. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile qualora il quesito di diritto formulato non sia specifico e coerente con i motivi di impugnazione dedotti, ma si risolva in una mera enunciazione di principi generali, senza alcun riferimento alle concrete censure mosse alla sentenza impugnata. In tali ipotesi, il giudice di legittimità non può supplire alle carenze del ricorso, dovendo limitarsi a verificare la correttezza formale e logica dell'iter motivazionale seguito dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PREDEN Roberto - Presidente

Dott. FINOCCHIARO Mario - Consigliere

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 5042-2009 proposto da:

BA. SA. , elettivamente domiciliato in ROMA, VIA DUILIO 22, presso l' AG. OM. SE. 2P. SRL, rappresentato e difeso dall'avvocato LAUDISA LEONARDO, giusta mandato a margine del ricorso;

- ricorrente -

AL. SO. PE. AZ. (che agisce in quanto il Ll. Ad. SpA dall'(OMESSO) ha cessato la propria attivita' assicurativa conferendo l'intera …

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