Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13748 del 31 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:13748PEN

Massima

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La detenzione e il porto di armi aggravati ai sensi dell'articolo 416-bis.1 c.p. sono condotte che integrano il dolo specifico di agevolare l'organizzazione criminale di riferimento, non essendo necessario l'intento di consolidamento o rafforzamento del sodalizio, essendo sufficiente l'agevolazione di qualsiasi attività dell'associazione, anche se non coinvolgente la conservazione ed il perseguimento delle finalità ultime tipizzate dall'articolo 416-bis c.p. La custodia di armi per conto dell'associazione mafiosa, per un lungo periodo di tempo, è indice della consapevolezza dell'indagato di apportare un contributo significativo agli interessi del sodalizio, integrando la circostanza aggravante di cui all'articolo 416-bis.1 c.p. Ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere per i delitti aggravati ai sensi dell'articolo 416-bis.1 c.p., la presunzione relativa di adeguatezza di tale misura, di cui all'articolo 275 c.p.p., comma 3, può essere superata soltanto dalla prova, offerta dall'interessato, di elementi da cui desumere l'affievolimento o la cessazione di ogni esigenza cautelare, non essendo sufficiente il mero decorso del tempo dalla commissione del fatto. Tuttavia, il giudice deve comunque valutare l'attualità delle esigenze cautelari, anche in assenza di una dissociazione espressa dal sodalizio, tenendo conto di tutti gli elementi sopravvenuti, come il rinvenimento di armi e munizioni presso l'abitazione dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/03/2022 del TRIBUNALE DI MESSINA in funzione di riesame;
udita la relazione svolta dal Consigliere BARBARA CALASELICE;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, ELISABETTA CENICCOLA, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni della difesa, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, emessa il 17 m…

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