Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47900 del 30 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:47900PEN

Massima

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Il falso in bilancio commesso dagli amministratori e dai revisori contabili di una società, al fine di occultare il dissesto economico e patrimoniale della stessa e di conseguire un ingiusto profitto, integra il delitto di bancarotta impropria da reato societario, in quanto tale condotta fraudolenta cagiona il dissesto della società e ne aggrava il fallimento. I revisori contabili, in quanto concorrenti estranei, rispondono del reato di bancarotta impropria per aver redatto relazioni sui bilanci consolidati e d'esercizio contenenti false comunicazioni sociali idonee a indurre in errore i destinatari circa la reale situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società. L'amministratore, nella sua veste di presidente del consiglio di amministrazione, risponde del medesimo reato per aver concorso nell'esposizione nei bilanci di fatti non corrispondenti al vero, occultando circostanze rilevanti ai fini della rappresentazione della situazione economico-patrimoniale-finanziaria della società, al fine di conseguire un ingiusto profitto e cagionare il dissesto della stessa. La condotta fraudolenta degli amministratori e dei revisori contabili, volta a rappresentare una situazione economico-patrimoniale-finanziaria della società difforme dalla realtà, integra il delitto di bancarotta impropria da reato societario, in quanto tale condotta cagiona il dissesto della società e ne aggrava il fallimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MOROSINI E. Maria - rel. Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - Consigliere

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/06/2022 della CORTE di APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibili i ricorsi; uditi i difensori, avvocato (OMISSIS) per (OMISSIS), avvocati (O…

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