Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12464 del 1 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12464PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, è configurabile anche sulla base della reiterata commissione, in concorso con altri partecipi, di reati-fine dell'associazione, i quali possono integrare gravi indizi di colpevolezza circa la partecipazione al vincolo associativo, superabili solo con la prova contraria dell'assenza di un legame preesistente con i correi, fermo restando che, stante la natura permanente del reato associativo, tale prova non può consistere nella limitata durata dei rapporti con costoro. Ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato associativo, è sufficiente una descrizione sommaria del fatto contestato, come previsto dall'art. 292 c.p.p., comma 2, lett. b), essendo la fluidità degli addebiti fisiologicamente propria della fase delle indagini preliminari. Inoltre, per i delitti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, vige una presunzione relativa di adeguatezza della misura cautelare della custodia in carcere, ai sensi dell'art. 275, comma 3, c.p.p., che può essere superata solo con l'allegazione di elementi specifici, in relazione al caso concreto, idonei a dimostrare l'insussistenza di esigenze cautelari o la possibilità di soddisfarle con altre misure.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/07/2020 del Tribunale di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GAI Emanuela;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Angelillis Ciro ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'impugnata ordinanza…

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