Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6204 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:6204SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La concessione di occupazione di suolo pubblico non può essere rinnovata tacitamente per effetto del mero silenzio o della tolleranza iniziale dell'amministrazione concedente, in quanto il procedimento concessorio presuppone l'esercizio di una potestà discrezionale sull'an, che esclude l'applicabilità dell'istituto del silenzio-assenso di cui all'art. 20 della l. n. 241/1990. Inoltre, il rinnovo della concessione richiede un intervento espresso dell'amministrazione, non essendo sufficiente il mero decorso del termine originariamente previsto. Pertanto, in assenza di un provvedimento espresso di rinnovo, la concessione scade alla naturale scadenza, senza che il concessionario possa vantare alcun diritto di insistenza o aspettativa giuridicamente tutelata al rinnovo del relativo rapporto. Ciò vale anche nel caso in cui la concessione sia stata oggetto di una convenzione di affrancazione dal pagamento del canone, la quale non può essere rinnovata tacitamente, essendo necessario un intervento espresso dell'amministrazione. Infine, l'occupazione del bene pubblico oltre la scadenza della concessione, anche se inizialmente tollerata, non radica alcuna posizione di diritto o di interesse legittimo in capo all'occupante ex concessionario, essendo irrilevante a tal fine anche il pagamento delle somme corrispondenti al canone COSAP.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/03/2024

N. 06204/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00329/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 329 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Paola Mazzella, rappresentata e difesa dall'avvocato Maria Antonietta Lamazza, con domicilio digitale in atti;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Michele Memeo, con domicilio digitale in atti e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per l'annullamento

- del provvedimento di Roma Capitale del 27 novembre 2018 (prot. CE166284/2918), notificato in data 28 novembre 2018, recante l’ordine alla ricorrente, per l…

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