Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34504 del 12 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34504PEN

Massima

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La confisca di un bene, quale misura di sicurezza patrimoniale accessoria alla condanna penale, presuppone l'accertamento di un nesso di strumentalità tra il bene stesso e il reato commesso. Tale nesso deve essere adeguatamente motivato dal giudice, il quale è tenuto a valutare in concreto se il bene sia stato utilizzato o comunque agevolato la commissione del reato, ovvero costituisca il profitto o il prodotto dello stesso. In assenza di una siffatta motivazione, la confisca del bene risulta illegittima e deve essere annullata con rinvio al giudice di merito affinché proceda a un nuovo esame della questione, in piena libertà di giudizio e nel rispetto del principio di proporzionalità tra il reato e la misura ablativa disposta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. DI CASOLA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VI. GA. WA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 05/01/2006 TRIBUNALE di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MILO NICOLA;

lette le conclusioni del P.G. Dr. MONETTI V., che ha concluso per l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

FATTO E DIRITTO

Avverso la sentenza 5/1/2006 del Tribunale di Milano, che, a norma degli articoli 444 c.p.p. e ss., applicava a …

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