Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40663 del 17 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:40663PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai sensi del D.L. n. 306/1992, art. 12-sexies, è legittimo quando sussistono il fumus commissi delicti, ossia l'astratta configurabilità di uno dei reati previsti dalla norma, e il periculum in mora, rappresentato dalla sproporzione tra il valore dei beni posseduti dall'indagato e il suo reddito o attività economica, unitamente all'incapacità di giustificarne la provenienza lecita. Tale valutazione deve essere effettuata con riferimento al momento dei singoli acquisti, senza che rilevi la pertinenza dei beni al reato contestato o il loro valore complessivo rispetto al provento del reato. L'onere di fornire una giustificazione credibile della provenienza dei beni grava sull'indagato, non essendo sufficiente la mera prova della loro non provenienza dal reato per cui si procede. Il sequestro può pertanto riguardare anche beni acquisiti in epoca anteriore o successiva alla commissione del reato, purché sussistano i presupposti di cui sopra.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale per il riesame di Pescara, in data 20/1/2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

udito per i ricorrenti l'avv. (…

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