Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24741 del 14 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:24741PEN

Massima

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Il rifiuto di fornire le proprie generalità a un pubblico ufficiale che ne faccia richiesta, ai sensi dell'art. 651 c.p., integra il reato di rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, la cui ratio è di salvaguardare l'esigenza del pubblico ufficiale di procedere a una pronta e compiuta identificazione del soggetto in circostanze di interesse generale, evitando intralci all'attività istituzionale di prevenzione, accertamento o repressione dei reati, nonché di garanzia della quiete pubblica. Tuttavia, il reato si estingue per prescrizione, ai sensi dell'art. 157 c.p., quando il termine massimo previsto per la contravvenzione, pari a cinque anni, sia decorso prima della pronuncia della sentenza definitiva, senza che siano intervenute cause di sospensione del termine. In tal caso, il giudice è tenuto a dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione, ai sensi dell'art. 129 c.p.p., senza poter pronunciare una sentenza di assoluzione nel merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 894/2013 TRIBUNALE di CATANZARO, del 11/02/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/03/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GAETA Pietro, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per estinzione del reato per prescrizione.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza dell'11/02/14 il Tribunale di Catanzaro in co…

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