Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13542 del 11 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:13542PEN

Massima

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Il giudice, nell'ambito del procedimento di prevenzione patrimoniale, può disporre la confisca dei beni di un soggetto qualora ritenga che il patrimonio immobiliare e mobiliare posseduto sia sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e non sia giustificato da proventi leciti, anche quando tali beni derivino da attività abusive o da evasione fiscale. Il mancato assolvimento dell'onere probatorio da parte dell'interessato di dimostrare la legittima provenienza dei beni, attraverso idonea documentazione, legittima il giudice a ritenere gli stessi di origine illecita, in applicazione dei principi di prevenzione patrimoniale volti a privare definitivamente il circuito economico di origine da condizionamenti criminali. La motivazione del provvedimento di confisca, pur non dovendo necessariamente accogliere tutte le argomentazioni difensive, deve comunque essere congrua e logicamente coerente con le risultanze processuali, senza incorrere in vizi di legittimità che ne inficino la validità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

3. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso il decreto del 02/02/2010 della Corte di appello di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal consigliere Ersilia Calvanese;

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. STABILE Carmine, che ha concluso chiedendo che i ricorsi siano rigettati.

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