La revoca di una concessione demaniale marittima per la gestione di un impianto di distribuzione di carburante per natanti, in favore del rilascio di una nuova concessione per la realizzazione di un porto turistico, deve essere adeguatamente motivata in relazione alla necessità di contemperare l'interesse pubblico alla razionalizzazione e riorganizzazione del demanio marittimo con la tutela dell'affidamento e della continuità del servizio pubblico svolto dal precedente concessionario. L'Amministrazione è tenuta a valutare la possibilità di ricollocare il precedente concessionario in un'area alternativa idonea allo svolgimento della medesima attività, al fine di assicurare la continuità del servizio pubblico, nel rispetto dei principi di proporzionalità, ragionevolezza e tutela dell'affidamento. La revoca della concessione demaniale marittima senza la previa individuazione di un'area alternativa idonea a garantire la prosecuzione dell'attività del precedente concessionario integra un vizio di eccesso di potere per difetto di istruttoria e motivazione, nonché di violazione del principio di tutela dell'affidamento. Inoltre, nell'esercizio del potere di revoca, l'Amministrazione deve tenere conto della pregressa esperienza e competenza specifica del precedente concessionario, in applicazione dei criteri di preferenza previsti dall'art. 37 del Codice della Navigazione, al fine di garantire il miglior soddisfacimento dell'interesse pubblico al rifornimento di carburante per natanti all'interno del porto.