Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4696 del 9 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4696PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione può essere affermata sulla base di un complessivo quadro probatorio costituito da dichiarazioni testimoniali parzialmente contraddittorie o lacunose, purché logicamente e razionalmente valutate dal giudice di merito alla luce di riscontri esterni, senza che sia consentito in sede di legittimità una rilettura e reinterpretazione nel merito degli elementi probatori. Il giudice di merito, infatti, può ritenere attendibili le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e delle vittime, anche se parzialmente contraddittorie o rese da soggetti condannati per reati connessi, quando tali dichiarazioni siano sorrette da elementi di riscontro oggettivi e logicamente valorizzate nella motivazione, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare la valutazione del merito della prova effettuata dal giudice di appello, salvo il caso di palese travisamento della stessa. Inoltre, la contestazione di un reato associativo finalizzato alla riduzione in schiavitù delle vittime, poi riqualificato in sede di sentenza come associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, non determina una violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza, atteso che la condotta di sfruttamento della prostituzione è comunque ricompresa nella più ampia fattispecie di riduzione in schiavitù. Infine, la competenza territoriale del giudice deve essere individuata con riferimento al reato più grave, anche se l'imputato è stato assolto per tale reato in primo grado, purché la condotta sia comunque riconducibile a tale fattispecie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PR. AR. NI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 60/2008 CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI, del 28/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/01/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. IANNELLI Enzo;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Letti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

Udita la relazione del Cons. Dott. JANNELLI Enzo;

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