Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1135 del 11 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:1135PEN

Massima

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Il concorso nel reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina è configurabile anche nei confronti di chi, pur non essendo il diretto organizzatore del trasporto, svolga un ruolo attivo e consapevole nell'esecuzione materiale dell'attività criminosa, come nel caso di colui che dirige le operazioni di imbarco dei migranti, impartisce loro istruzioni su come disporsi sul natante e collabora nella conduzione dello stesso, in assenza di elementi probatori che dimostrino la sussistenza di una causa di giustificazione, quale lo stato di necessità derivante da minacce o violenze subite. In tali ipotesi, le dichiarazioni accusatorie di alcuni dei migranti trasportati, che riferiscano in modo concordante circa il ruolo svolto dall'indagato, costituiscono gravi indizi di colpevolezza idonei a giustificare l'applicazione di una misura cautelare, anche in assenza di riscontri probatori diretti circa la consapevolezza e volontarietà della condotta dell'indagato, atteso che, ai fini dell'emissione di una misura cautelare, per "gravi indizi di colpevolezza" devono intendersi tutti quegli elementi a carico, di natura logica o rappresentativa, che, pur non valendo di per sé a provare oltre ogni ragionevole dubbio la responsabilità dell'indagato, consentono di prevedere che, attraverso il prosieguo delle indagini, saranno idonei a dimostrare tale responsabilità, fondando nel frattempo una qualificata probabilità di colpevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 798/2016 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 17/06/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. GALLI Massimo, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore Avv. (OMISSIS).
La Corte:
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza del 21 giugno 2016 il Tribunale di Palermo, giudicando…

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