Il Comune non può acquisire retroattivamente la proprietà di un bene privato occupato senza titolo per la realizzazione di un'opera pubblica, in quanto ciò è vietato dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Anche se l'opera pubblica è stata realizzata e non è possibile la restituzione materiale del bene, il proprietario ha diritto al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale per l'occupazione illegittima. Il Comune deve quindi avviare la procedura di acquisizione ex art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2000, rinnovando la valutazione dell'interesse pubblico e adottando un provvedimento che preveda il pagamento del valore venale del bene, un indennizzo per il pregiudizio non patrimoniale e il risarcimento per l'occupazione senza titolo. Il provvedimento deve essere adeguatamente motivato sulle ragioni di interesse pubblico che lo giustificano, in assenza di alternative ragionevoli, e deve essere notificato al proprietario, trascritto e comunicato agli organi competenti. Solo in questo modo il Comune può acquisire legittimamente il diritto di servitù sul bene privato.