Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6630 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:6630SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal titolare di un esercizio commerciale di somministrazione di alimenti e bevande avverso il provvedimento di rimozione dell'occupazione abusiva di suolo pubblico, ha affermato il seguente principio di diritto: Il giudice amministrativo ha giurisdizione esclusiva sulle controversie relative a rapporti di concessione di beni pubblici, ivi comprese le controversie concernenti l'irrogazione di sanzioni pecuniarie per l'occupazione abusiva di suolo pubblico. Ciò in quanto il potere di irrogazione della sanzione si inserisce in una complessa attività di controllo attraverso la quale la pubblica amministrazione cura, in veste autoritativa, un interesse pubblico concreto correlato al buon andamento e al corretto svolgimento del settore affidato alle sue cure. Pertanto, l'adozione del provvedimento di rimozione dell'occupazione abusiva di suolo pubblico, nonché l'irrogazione della relativa sanzione pecuniaria, rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, in quanto tali atti si inseriscono nell'esercizio del potere di controllo e di cura dell'interesse pubblico connesso alla corretta gestione e utilizzazione dei beni demaniali. Il mancato rispetto delle norme sulla partecipazione procedimentale di cui alla legge n. 241/1990 non inficia la legittimità del provvedimento di rimozione dell'occupazione abusiva, in quanto l'accertamento della violazione del rapporto concessorio e dell'indebita occupazione di suolo pubblico costituisce di per sé un presupposto sufficiente per l'adozione del provvedimento impugnato, nonché per l'irrogazione della sanzione pecuniaria, che in tal caso risulta essere un atto dovuto. Pertanto, il provvedimento di rimozione dell'occupazione abusiva di suolo pubblico e l'irrogazione della relativa sanzione pecuniaria, adottati dalla pubblica amministrazione nell'esercizio dei propri poteri di controllo e di cura dell'interesse pubblico connesso alla corretta gestione dei beni demaniali, rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e sono legittimi, anche in assenza del rispetto delle norme sulla partecipazione procedimentale, qualora l'accertamento della violazione del rapporto concessorio e dell'indebita occupazione di suolo pubblico costituisca di per sé un presupposto sufficiente per l'adozione di tali provvedimenti.

Sentenza completa

N. 00768/2003
REG.RIC.

N. 06630/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00768/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 768 del 2003, proposto da:
Serratore Antonio, rappresentato e difeso dall'avv. Alessandro Fubelli, presso il quale è elettivamente domiciliato in Roma, L.go Brindisi, 18;

contro

Comune di Roma, rappresentato e difeso dall'avv. Pierluigi Patriarca, ed elettivamente domiciliato presso la sede legale dell’Ente in Roma Via del Tempio di Gione n. 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1317 del 22.10.2002, notificata il 7.11.2002, con cui si dispone l’immediata rimozione dell’occupazione abusiva dell’area antistante l’esercizio commerciale di somministrazion…

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