Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio del proprio potere di sindacato sulle ordinanze contingibili e urgenti adottate dal Sindaco ai sensi dell'art. 9 della Legge n. 447/1995 in materia di inquinamento acustico, afferma che la presenza di una accertata situazione di inquinamento acustico, anche se riguardante un numero limitato di soggetti, rappresenta di per sé una minaccia per la salute pubblica sufficiente a concretare il presupposto dell'eccezionale ed urgente necessità di intervento, senza che sia necessario il coinvolgimento dell'intera collettività. Tuttavia, il principio di proporzionalità impone che le misure adottate, pur se volte a fronteggiare una situazione di inquinamento acustico, non debbano andare oltre quanto è opportuno e necessario per conseguire lo scopo prefissato, dovendo l'amministrazione ricorrere alla misura meno restrittiva tra quelle astrattamente idonee. In particolare, risultano sproporzionate e, pertanto, illegittime le prescrizioni che prevedono la sospensione anche dell'attività principale di somministrazione di alimenti e bevande oltre le ore 20:00 e l'installazione di un sistema di controllo, misurazione e registrazione "permanente" dei livelli di emissione sonora "a prescindere dagli orari o dalle giornate di apertura", in aggiunta all'inibitoria delle sole attività accessorie rumorose.