Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2022 del 2017

ECLI:IT:TARMI:2017:2022SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in totale difformità dai titoli abilitativi costituisce atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico né una comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'affidamento del proprietario al mantenimento dell'opera abusiva non è di per sé sufficiente a escludere l'esercizio del potere repressivo, essendo necessario il riscontro di particolari e rigorosi presupposti, quali l'assenza di responsabilità dell'attuale proprietario nell'abuso, l'alienazione non finalizzata all'elusione dei poteri sanzionatori e il decorso di un lasso di tempo straordinariamente lungo tra la realizzazione dell'abuso e l'esercizio dei poteri di demolizione. Anche in caso di opere realizzate in assenza di titolo ma astrattamente soggette a segnalazione certificata di inizio attività, l'ordine di demolizione può essere legittimamente adottato qualora l'intervento risulti in contrasto con la normativa urbanistica vigente. Il principio di proporzionalità non trova applicazione in materia di repressione degli abusi edilizi, trattandosi di fattispecie caratterizzate da un regime vincolato. L'amministrazione non è tenuta a una puntuale confutazione di tutte le deduzioni procedimentali degli interessati, essendo sufficiente che dalla motivazione del provvedimento risulti che essa ne abbia comunque complessivamente tenuto conto.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/10/2017

N. 02022/2017 REG.PROV.COLL.

N. 01031/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1031 del 2016, proposto da:
Giuseppe Radaelli, Michele Radaelli ed Elisa Radaelli, rappresentati e difesi dagli avvocati Mario Lavatelli, Vincenzo Latorraca e Micaela Chiesa, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultima in Milano, Via dei Piatti, 11;

contro

Comune di Arosio, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Giovanni Liguori, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Emilio Carlo Maria Magnoni in Milano, Largo Augusto, 3;

nei confronti di

Rosa Sacco, non costituita in giudizio;

per l'annullamento

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