Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35781 del 3 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:35781PEN

Massima

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Il giudice, nel pronunciare sentenza di assoluzione per vizio totale di mente, è tenuto a valutare la pericolosità sociale dell'imputato e, ove ne ricorrano i presupposti, ad applicare le opportune misure di sicurezza, al fine di tutelare la collettività e garantire il trattamento terapeutico dell'infermo di mente. L'omissione di tale valutazione e l'assenza di provvedimenti di sicurezza, pur in presenza di un'assoluzione per incapacità di intendere e di volere, integrano un vizio della sentenza che ne comporta l'annullamento con rinvio al giudice di merito per il nuovo esame. Infatti, l'accertamento della pericolosità sociale e l'adozione di misure di sicurezza costituiscono un obbligo giuridico del giudice, a prescindere dall'esito assolutorio del processo, al fine di tutelare la collettività e garantire il trattamento terapeutico dell'infermo di mente, in ossequio ai principi di prevenzione e di difesa sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI PALERMO;

nei confronti di:

1) LU. GI. AN. N. IL (OMESSO) C/;

avverso la sentenza n. 25/2007 GIUDICE DI PACE di CASTELVETRANO, del 22/09/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VITO SCALERA;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in persona del Sostituto dott. Gab…

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