Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19996 del 12 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:19996PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale può essere legittimamente disposto nei confronti di un soggetto quando sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine alla sua partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, desumibili da elementi probatori quali la percezione di uno stipendio da parte dell'indagato, le convergenti dichiarazioni di più collaboratori di giustizia che ne attestino il ruolo di portavoce e di esecutore di ordini nell'ambito del sodalizio criminale, nonché il riscontro oggettivo di tali elementi in documentazione sequestrata. In tale contesto, il controllo di legittimità della Corte di Cassazione non si estende al merito della valutazione probatoria compiuta dal giudice di merito, purché la motivazione del provvedimento impugnato risulti adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RU. Ma. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza pronunciata in data 6 novembre 2008 dal Tribunale del riesame di Napoli;

- udita la relazione del Consigliere Dott. Renato BRICCHETTI;

- sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del S. Procuratore Generale Dott. BUA Francesco, che ha chiesto rigettarsi il ricorso;

- sentito il difensore dell'indagato, avv. ARICO' Giovanni di Roma, presente anche in sost…

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