Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6753 del 17 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:6753PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, in violazione dei propri doveri d'ufficio, omette di effettuare i necessari accertamenti sulla veridicità di dichiarazioni e documentazione presentate dai privati, agevolando in tal modo la commissione di reati, risponde penalmente per il delitto di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici, anche qualora tale omissione sia dovuta a mera negligenza e non a dolo. L'obbligo di verifica e controllo incombente sul pubblico ufficiale non può essere eluso sulla base di una generica presunzione di veridicità delle dichiarazioni rese dai privati, essendo necessario un puntuale riscontro della corrispondenza tra quanto dichiarato e la reale situazione di fatto, a tutela della fede pubblica e dell'affidamento che i cittadini ripongono nell'operato della pubblica amministrazione. La responsabilità penale del pubblico ufficiale sussiste indipendentemente dalla circostanza che i controlli effettuati successivamente abbiano o meno accertato l'effettiva falsità delle dichiarazioni, essendo sufficiente che l'omissione abbia agevolato la commissione del reato da parte del privato. La motivazione della sentenza di condanna deve dare conto in modo chiaro ed esaustivo della sussistenza degli elementi costitutivi del reato, anche attraverso il richiamo alla sentenza di primo grado, senza che ciò integri una motivazione meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. ST. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 14/02/2008 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRELLI GIAN GIACOMO.

IN FATTO

La difesa di GI.St. ricorre avverso la sentenza della Corte d'Appello di Roma che, in data 14.2.2008, la condannava (riformando la decisione del Tribunale della …

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